Comune di Fosdinovo - portale istituzionale

Chi era Dante Piccioli

09/09/2021

Dante Piccioli, del 1869, perfezionando in ingegneria civile all’Università di Bologna, fu tra i primi, a Fosdinovo, ad accostarsi alle idee socialiste. Sottoscriveva con regolarità per il giornale del Partito,  «Avanti!», fino dal 1897, e presto ne divenne corrispondente. Intervallando le sue presenze con il lavoro in altre città, tornò sempre a Fosdinovo, finché vi restò a svolgere la sua funzione di professionista e di perito. In una corrispondenza del 1905, testimoniava la violenza della repressione dopo un comizio tenuto da lui insieme ad un altro brillante giovane della Lunigiana, Vico Fiaschi. Il paese era allora dominata politicamente dai altre forze, lontane dalla sua visione laica e progressista e vi erano tensioni tra le componenti socialista e repubblicana del fronte anticlericale.

Portatore di una visione riformista, l’ingegner Dante Piccioli rimase sempre il punto di riferimento dei progressisti e fu alla guida di una crescita che condusse il suo partito alla conquista di sei posti  in consiglio comunale nel 1914. Dopo la guerra, il consenso crebbe e consentì la nomina a sindaco di Dante Piccioli che presto dovette misurarsi con lo squadrismo fascista. Ai primi di marzo 1921, mentre era in corso un veglione socialista nella sede comunale, in cui lo stesso sindaco  teneva un discorso, una squadra appiccò il fuoco al palazzo. Non c’erano elementi precisi per attribuire la responsabilità politica. Ve ne furono di più chiari il 16 luglio, quando, accampando la morte di un fascista a Tendola, giunsero a Fosdinovo gli squadristi di Renato Ricci, assalendo il Municipio, il Circolo socialista, la stessa casa dell’ingegner Piccioli che fu attaccata dal fuoco, quella del parroco, e altre abitazioni, in un raid che passò anche per altri paesi.

Dopo la conquista fascista del paese anche Dante Piccioli finì tra gli schedati dal regime, nel 1928, ma non perse la sua coerenza di uomo che aveva contribuito più di tutti a far crescere gli  ideali democratici a Fosdinovo fino dall’ultimo ventennio dell’Ottocento. Animatore con altri del Comitato di Liberazione nazionale era naturale che fosse scelto come primo sindaco della rinascita nel 1945.

(Riferimento alla voce in fase di revisione del Dizionario storico “Le Comunità toscane al tempo del Risorgimento”, di Fabio Bertini)

 

Ultima modifica: 9 Settembre 2021 alle 13:57
torna all'inizio del contenuto